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Per Maje un prodotto è conforme all’impegno Dream Tomorrow quando subisce un processo di trasformazione più responsabile o almeno il 50% della composizione del suo tessuto principale proviene da una filiera più responsabile con garanzie sociali e/o ambientali.

Che cos’è l’ecodesign?
Che cosa significa esattamente ecodesign? Si tratta di prendere in considerazione gli aspetti ambientali del processo di concezione e di sviluppo dei nostri prodotti al fine di ridurne gli impatti negativi durante tutto il loro ciclo di vita. Come l’implementiamo? Mediante l’utilizzo di materiali biologici, riciclati, upcycled, il miglioramento degli inserimenti dei prodotti per limitare le perdite di materiali, le verifiche delle condizioni di fabbricazione dei nostri prodotti, la valutazione della sostenibilità, gli imballaggi, ecc.Per Maje un prodotto è conforme all’impegno Dream Tomorrow quando subisce un processo di trasformazione più responsabile o almeno il 50% della composizione del suo tessuto principale proviene da una filiera più responsabile
Un’offerta di prodotti più responsabili
Le fasi di fabbricazione dei nostri prodotti (materie prime, trasformazione in filato e in tessuto, tintura) sono responsabili della maggior parte degli impatti ambientali legati alla nostra attività. La questione assume di conseguenza un carattere prioritario nel nostro approccio allo sviluppo sostenibile. La riduzione delle emissioni di gas serra, del consumo di acqua, dell’utilizzo di sostanze chimiche o delle emissioni inquinanti sono tutti temi che trattiamo ricorrendo a criteri ambientali per incrementare il ricorso a materiali e/o processi di trasformazione con un minore impatto ambientale. Questi criteri prevedono una selezione di etichette indipendenti, di materiali o di tecniche di fabbricazione i cui benefici ambientali sono basati su dati concreti e pubblici. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere almeno il 75% di riferimenti conformi ai nostri criteri ambientali entro il 2027.
I materiali con un minore impatto ambientale da noi riconosciuti sono:
il cotone biologico certificato GOTS o OCS;
i materiali riciclati (poliestere, nylon, lana, viscosa, cotone, ecc.) certificati GRS o RCS;
la lana di pecora, alpaca o mohair certificata da etichette che garantiscono la salvaguardia degli ecosistemi e il benessere animale: Responsible Wool Standard (RWS) per la lana di pecora, Responsible Mohair Standard (RMS) per la lana mohair e Responsible Alpaca Standard (RAS) per la lana di alpaca;
La viscosa che garantisce un approvvigionamento di legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile o la viscosa LENZING ECOVERO® che garantisce, inoltre, un processo produttivo più virtuoso dal punto di vista ambientale (significativa riduzione del consumo idrico, energetico e di prodotti chimici);
il lino europeo certificato European Flax o Masters of Linen.
Affinché un prodotto sia considerato più responsabile, almeno il 50% del suo materiale principale deve soddisfare uno di questi criteri.
I processi di trasformazione con un minore impatto ambientale da noi riconosciuti sono:
per il denim, le tecniche di lavaggio più efficienti dal punto di vista idrico ed energetico, e che comportano un minore utilizzo di sostanze chimiche; le suddette pratiche godono del punteggio più alto previsto dallo strumento di misurazione dell’impatto ambientale EIM (Environmental Impact Measurement) di Jeanologia;
la pelle proveniente da concerie certificate Leather Working Group (LWG) al livello Silver o Gold. Queste concerie aderiscono alle migliori prassi del settore in termini di consumo idrico ed energetico e di utilizzo di sostanze chimiche.
Tanti temi che cerchiamo di migliorare ogni stagione.
I progressi della collezione Estate 2023
Oggi, i nostri sforzi si concentrano sui cinque materiali più utilizzati nel prêt-à-porter: viscosa, poliestere, cotone, lana e pelle. A seconda delle problematiche sociali o ambientali che solleva, ciascuno di questi cinque materiali ha la propria alternativa certificata. Queste alternative ai materiali convenzionali consentono di fornire ulteriori garanzie sociali e/o ambientali.
In questa stagione, il 100% del nostro denim è certificato “Ecowash”. Che cosa significa Ecowash? Il lavaggio è una fase fondamentale nel processo di trasformazione del denim. Negli ultimi due anni Maje ha sviluppato, insieme alle fabbriche partner, una tecnica di lavaggio che riduce il consumo idrico ed energetico nonché il rilascio di sostanze tossiche per l’ambiente e per il personale.
Per la collezione Estate 2023, e secondo le nostre proiezioni, il 48% dei prodotti della nostra collezione prêt-à-porter e accessori soddisfa le nostre esigenze in termini di RSI*. Eravamo al 37% nella stagione precedente e il nostro obiettivo è quello di raggiungere il 55% per l’Inverno 2023 e di superare il 60% nel 2025.
*prodotto sottoposto a un processo di trasformazione con un impatto negativo ridotto o il cui materiale principale è composto per almeno il 50% da un’alternativa con un impatto minore sull’ambiente e sulle persone.

100% del nostro denim è frutto del nostro processo Ecowash
87% dei nostri articoli in pelle è realizzato conpelle proveniente da concerie certificat
30% dei nostri capi in cotone è realizzato con cotone proveniente da agricoltura biologica
60% dei nostri capi in viscosa è realizzato con viscose provenienti da fonti più sostenibili
54% dei nostri capi in poliestere è realizzato con poliestere proveniente da filiere di riciclo
E la tracciabilità?
Dalla stagione estiva 2022, in collaborazione con Fairly Made, start-up green tech francese, abbiamo avviato un’iniziativa di tracciabilità dei nostri prodotti. Le informazioni sull’origine e sul processo di fabbricazione dei nostri prodotti sono disponibili per una selezione di riferimenti sui nostri e-shop e in boutique. Questo progresso consente di avere maggiori informazioni sugli impatti ambientali dei nostri prodotti ed è uno strumento prezioso per analizzare e migliorare il nostro approvvigionamento in tutto il mondo.
Nell’inverno 2022 sono stati monitorati 109 riferimenti, che hanno ottenuto una media di 4/5 in termini di tracciabilità (sono state individuate mediamente 4 fabbriche su 5 ipotetiche). Per l’estate 2023 i riferimenti monitorati sono 213 e il nostro obiettivo è quello di ottenere una tracciabilità media di almeno 4/5. Nella stagione invernale 2023, saranno tracciati 310 riferimenti.
È possibile consultare i risultati relativi alla tracciabilità sulle schede prodotto del nostro e-commerce o scansionando i codici QR direttamente in boutique!
E le nostre fabbriche?
La vera sfida è accelerare il cambiamento di tutti i nostri partner. Lavoriamo con loro di stagione in stagione per migliorare il nostro approvvigionamento di materiali. Alla luce dell’esperienza acquisita da ciascuno dei nostri partner industriali, facciamo del nostro meglio per sviluppare le buone prassi sia nei laboratori di confezionamento che di tessitura. L’obiettivo è fare sì che tutte le parti aderiscano alla nostra iniziativa. Con il passare delle stagioni, i nostri fornitori acquisiscono nuove certificazioni sociali e/o ambientali perché stiamo diventando sempre più esigenti. Nell’inverno 2022, il 60% dei nostri fornitori (confezionamento e tessitura) era certificato* o è stato sottoposto ad audit sulla base di criteri sociali e/o ambientali.
*Tra le iniziative e le certificazioni elencate nel nostro capitolato: ISO 14011, BSCI, SMETA, Bluesign, ecc.
ISO 14001: standard che definisce una serie di requisiti che il sistema di gestione ambientale di un fornitore deve soddisfare.
BSCI: iniziativa rivolta ai fornitori che adottano un codice di condotta e un piano d’azione comune per migliorare le condizioni di lavoro sulla rispettiva catena di approvvigionamento.
SMETA: procedura di audit che consente di valutare le buone prassi sociali dei fornitori.
Bluesign: etichetta che definisce una serie di requisiti sociali e ambientali che un fornitore deve soddisfare.
In un’ottica di miglioramento continuo, scegliamo di lavorare con partner fidati che condividono i nostri stessi valori, privilegiando il lungo termine quando possibile.
